indipendenti, ma legati tra loro, che formano una sorta di trilogia:
1. Ultima venne la morte
2. Mille volte la passione
3. Con lo strano nome
il nome di Ramante dell'Erebo non si incontrerà nel presente romanzo,
il primo dei tre.
Zyranna Zateli Digli che il fiocco di neve è perfetto,
ma che l'uomo non lo è.
Digli che il fiocco di neve è perfetto,
ma che l'uomo non lo è.
LE STORIE
PARTE PRIMA
I Trottole, palei, mulinelli
II Cinque-Chiavi-Più- Tre
III Il Ponte del Capello
IV Il ragazzo e lo sconosciuto: festa tra le tombe
V Storie azzardate della terra - e l'uscita
VI La fucina del fabbro, il divorziato e il piccolo suino
PARTE SECONDA
Come una bella spada
("Tardapure, tarda pure ... ")
Piantagioni di sogni
La bambola malconcia e l'occhiata fugace
E dopo, tutto il resto; i grandi preparativi
Le oche selvatiche, la scommessa
Certi alberi che nel deserto fanno i dispetti agli uomini
('Tu me, e Dio te")
Gettiamo via gli averi
XIV Al noto crocevia
Il mondo è pieno di cose strane
XVI L'uomo che le baciava i piedi
XVII "Sono una tartaruga, voglio correre!"
XVIII Chi è la Smorta
PARTE TERZA
Nella casa in cui si parlava a gesti
Le gote pallide di Dorothea L'anis delle Asturie
Loomings
CALLme Ishmael. Some years ago-never mind how long precisely-having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I wouId sail about a little and see the watery part of the world. It is a way I have of driving off the spleen, and regulating the circulation. Whenever 1find myself growing grim about the moutb; whenever....
Herman Melville Moby Dick, pag.1
A mia madre Anastasìa, ricordo inestimabile
PARTE PRIMA
I Trottole, palei, mulinelli
In parte nascostamente, in parte alla luce del sole, fu così che tutto finì ed ebbe inizio. Era un crepuscolo solcato da fulmini, e una tempesta calava dalle alture spargendo ovunque pietre; ancora non pioveva, soltanto qua e là cadevano le prime gocce e lasciavano impronte sulla terra - quelle gocce -; l'atmosfera era carica di nubi e il cataclisma si avvicinava. Tre ragazzini giocavano in strada battagliando per l'ultimo giro, per portare a termine la scommessa (giocavano con le trottole: il vincitore se ne sarebbe andato con tre trottole, gli altri con nessuna); per portare a termine la scommessa, dunque. "Madonnina-burraschina, aspetta ancora un po'!", pregò quello dei tre cui la fortuna aveva finora arri-so, augurandosi che la partita stesse per finire. "Mmm, chissà", pensò il secondo mentre la febbre saliva, "chissà!": non si poteva escludere un rovesciamento della sorte - che finisse una volta per tutte quella maledetta partita, quell'ultimo giro ... -; all'improvviso, il terzo si lasciò prendere dallo sconforto. "Io mi ritiro", disse a quello che era nella sua stessa situazione,
guardando di sottecchi l'altro; "resto a guardarvi, voglio solo vedere". E in effetti si ritirò, finora non aveva avuto fortuna e si era stancato, e poi quel cielo nero che incombeva...
Zyranna Zateli
ULTIMA
VENNE LA MORTE
CON LO STRANO NOME
DI RAMANTE DELL'EREBO 2001
I'LL CRY TOMORROW Daniel Mann 1955 Susan Hayward
ELETTRA 1987
Alberto Savinio NARRATE, UOMINI, LE VOSTRE STORIE 1942
Herman Melville MOBY DICK 1851
SERVA E PADRONA 2003
....il signor Duncan scelse senza volerlo il cibo che più conveniva alla nascitura, perché le ostriche e lo sciampagna sono, come tutti sanno, il pranzo di Afrodite.
La creatura danzante venne alla luce il 27 maggio 1878. Maggio deriva da « maggiore», due e sette danno nove. Perché tanta iattura dunque sulla testa della danzatrice? Sparsi elementi di divinità vogano per l'aria, che taluni
uomini afferrano al volo e di cui si compongono un ineffabile abbigliamento. Anche Isadora Duncan si era composto un abito di « elementi divini », e ciò spiega la sua straordinaria facilità di mostrarsi nuda, cosi deplorata dalle anime pusille (1). Dei quattro elementi che secondo Empedocle compongono la natura, Isadora Duncan era in grande dimestichezza col fuoco, con
l'acqua e con l'aria. Col quarto elemento, la terra, manteneva relazioni buone ma non ottime. Cercava in ogni modo di toccar terra il meno possibile, il che in una danzatrice può essere un fatto puramente tecnico. Il fuoco la dominava in tutti i sensi, e il primo ricordo che brilla nel buio della sua infanzia, è quello di un incendio. Dall'alto di una finestra Isadora a tre anni volò tra le braccia di un policeman gigantesco. In questo ricordo il fuoco a onor del vero non è monagonista, La bimba treenne si sentì cosi sicura e felice sul petto del colossale guardiano dell'ordine, che questo ricordo infantile è da considerare oltre a tutto come una anticipazione della vita straordinariamente amorosa di Isadora, del suo slancio a volare fra le braccia robuste dei maschi.
(I) Anche Shelley portava l'abito di « elementi divini ». Nudo, si sentiva vestito. Aveva invitato a pranzo il console e la consolessa d'Inghilterra nella sua casa di Viareggio. Quando tornò a mezzogiorno dal bagno di mare, i suoi ospiti lo aspettavano in salotto. Nudo com'era il poeta salutò con molta grazia, si scusò del ritardo e, leggermente inchinandosi, chiese licenza di andarsi a vestire.
Alberto Savinio NARRATE, UOMINI, LE VOSTRE STORIE 1942 - Storia di Isadora Duncan Susan Hayword 1955
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