venerdì 31 luglio 2015
a Bach e a Tommaso e a chi lavora la notte e radici e piedi e origini
...egli
viene raffigurato unito nello stesso corpo con la sua sposa Śakti,
colei che porta ad effetto il suo potere divino di meditazione
profonda.” E oggi è venerdì sera 31 luglio 2015 finNEGAN'S
è finito
finisce ormai luglio la luna piena Blue moon e cioè succede solo
ogni 3 anni e mezzo-soprano
cioè volevo solo mezZANOTTE
cioè mezzo (??? ma sì l'han detto stamattina a radio 3... ma io ho
capito solo qualcosa) succede solo 2 o 3 anni e mezzoche ci siano due
lune piene nello stesso mese come in questo luglio 2015 e adesso alla
radio Bach le partite di Bach e Ciaccona e son andato fuori a
cercarla ma stasera non c'è proprio la luna qui a Casalborg (ma
dove? Dove?) e son tornato dentro beffato e inizia la seconda Partita
e io non chiedoaltro che ascoltare ascolatre e anche scrivere se...
(- Le
strade... come noi, hanno un'origine illusoria... prima di quella
curva ce n'era già un'altra e un'altra ancora - “Origini”
Amin Maalouf 2004 Paris) e fuoriLEGGE fuoridella parentesi fuoriLEGGE
cioè lui Amin M. dice che noi umani non abbiamo radici perchè son
solo gli alberi che le hanno perchè loro stan fermi noi invece ci
muoviamo e perciò siamo senza siamo movimento e la partita va si
muove di Bach come noi muoviamo (siamo dunque musica?) – Al
contrario degli alberi, le strade non spuntano dal suolo a caso, dove
germoglia un seme... - e - ...Le radici... trattengono priGIONIERO
l'albero... “Se ti liberi, muori” Gli alberi si devono
rassegnare, hanno bisogno delle radici, gli uomini no... la linfa del
suolo natale non... i piedi servono solo per camminare. A noi importa
solo delle strade... - e Bach contiNENTE continua non mai fine...
giovedì 30 luglio 2015
dalla mia scrittura Ultimo stralcio Ultimo straccio Dedicato all'amica cara Anna Maria Ultimo guizzo di pesce fuori dell'acqua
...e
copio e incollo «Che altro è, Signore, il tuo
vedere, quando mi guardi con occhi pietosi, che il mio vederti?
Vedendomi, mi concedi di poterti vedere, tu che sei il Dio nascosto.
Nessuno ti può vedere, tu che sei il Dio nascosto. Nessuno ti può
vedere, se non gli concedi di esser visto. Il tuo esser visto è il
tuo vedere che ti vede...” e io rileggo e rileggo ancora... e
continuo... “Vedo in questa tua immagine quanto tu ti sei
abbassato, Signore, per mostrare il tuo volto a tutti quelli che ti
cercano. Mai chiudi gli occhi; mai li distogli e, anche se mi
distolgo io da te quando mi volgo completamente ad altro, tu non
muti, per questo, né gli occhi, né lo sguardo». Ecco! Mercoledì
29 luglio oggi ricevo scritto queste parole - Oggi è una
giornata in cui vorrei cambiare vita / lasciare il lavoro che faccio
e fare ciò che più mi piace / chissà che tu non sia di ispirazione
– Io leggo e non rispondo, rimugino... - Oggi
è una giornata in cui vorrei cambiare vita - è qualcosa che mi
tocca e perciò non riesco a rispondere subito, risponderò dopo
all'amica - ...cambiare vita... lasciare il lavoro che faccio... -
Quante volte nel mio passato di insegnante che adesso sembra così
lontano e forse lo è davvero come cancellato... quante volte anch'io
quando insegnavo e mi buttavo nella discesa verso la scuola in bici e
avrei voluto invece scappare da altra parte ma la discesa era la
discesa e non ci riuscivo... E continua lo scritto di ieri “È
l’anno 1453; quell’anno, il 29 maggio, Costantinopoli cadeva
sotto i colpi dei cannoni ungheresi di Maometto II e Niccolò da Cusa
scriveva la sua riflessione...”
cambiare vita... cambiare vita... cambiare vita... ma continua lo
scritto di ieri implacabile “ … la
sua riflessione sullo sguardo divino
nel De visione dei
ispirandosi al Polittico di Gand del pittore fiammingo Rogier van der
Weyden. In questa opera lo sguardo del Cristo sembra seguire lo
spettatore ovunque, fin nei recessi della sua stessa anima. - e
adesso qui al tavolo che sta fuoriLEGGE.... è venuto fuoriLEGGE e io
non volevo questo ma il computer va per la sua strada che è infinita
e anche imperscrutabile per uno come me che non sa... - Per il
mistico Cusano, come per Meister Eckhart, Dio è colui che tutto vede
ma che, proprio per questo, deve a sua volta essere visto... - cioè
il tavolo sta nel-INCROCI nostro cortile se si può chiamare cortile
oppure aia se si può ma non si può... sì, perchè una volta era
l'aia della casa dei contadini cioè questa che ora è diventata la
nostra casa che prima invece era a fini colonici... -... la creazione
ri-guarda il Creatore: «L’occhio con il quale io guardo Dio, è lo
stesso occhio con il quale Dio guarda me; il mio occhio e quello di
Dio sono lo stesso occhio, lo stesso vedere, e riconoscere ed amare».
- e anche la gattina Maya forse vorrebbe cambiare vita, si rifiuta di
mangiare il suo cibo costoso la razione giornaliera dalla scatoletta
, chissà cosa vorrebbe succedesse per lei ma noi a cui è stata
affidata dai nostri nipotini in vacanza non sappiamo che fare per
lei, lei non vuole più mangiare quel cibo lì... Giovedì 30 luglio
e luglio già se ne sta andando “Nel Taoismo il Tao,
la via, è essa stessa bisessuata. - continua lo scritto - Anche qui
sarà la sua divisione in maschile e femminile a produrre
l’ingannevole opposizione tra noi ed il Mondo. E dunque bisogna
ricomporre questa dualità in una dualitudine, una polarità non
oppositiva, attraverso un continuo assecondamento dei ritmi
naturali.” Stasera alla radio “Medea
in Corinto” di Giovanni Simone
Mayr e intanto cito ripeto dall'inizio di questo mio libro quello che
leggo nel fuori campo del mio ultimo film - Et
voilà mon HOTEL, caro
Julio, seulement le festival de Turin a accueilli mon dernier film
HOTEL DE L'UNIVERS,
2013. - e ovviamente si vede la via Madama Cristina che è davanti al
n.5 casa di Maicol io ho voluto puntualizzare filmando alla stessa
ora in giorni diversi strada e marciapiede come si presentano davanti
alla porta d'ingresso che io sto per superare e intanto la mia voce
continua - Les autres festivals l'ont refusé, jusqu'à maintenant...
Et alors peut-etre que dans l'autre vie... l'autre espace...
l'autre... l'autre... l'autre... l'autre. Et RESURREXIT. - e la voce
dice qualcosa che non c'entra per nulla con quello che si vede nel
film e cioè i passanti sul marciapiede di una via di Torino perchè
esplora un'altra realtà ancora che non appartiene al visibile - Et
voilà mon HOTEL, caro
Julio, à toi e a Rosa vous n'étes pas un festival Et
voilà mon HOTEL, caro
Julio, a te e a Rosa, miei grandi amici dell'acquedotto di Rio, Et
voilà mon HOTEL, caro
Julio Et voilà mon HOTEL,
caro
Julio Et voilà mon HOTEL,
caro
Julio (une chanson sur le rythme que vous aimez...) Et
voilà mon HOTEL mon HOTEL caro,
et agora, TONINO, Torino 28-1-2014 – e ancora riprende lo scritto
che attraversa i giorni e va oltre “Questo
concetto è ben conosciuto anche dall’Induismo, nel quale «colui
che vive col cuore concentrato nello yoga, che tiene in
considerazione tutte le cose, si vede in tutti gli esseri, e tutti
gli esseri vede in se stesso, comunque viva vive in Dio» come dice
la Bhagavad Gitā
(6, 29, 31).” e ancora risuona per me - Oggi è una giornata in cui
vorrei cambiare vita – e non so dare risposta, magari domani
chissà, chissà! Chissà! “E chi è lo yogi cosmico se non
Shiva, il
Dioniso indiano? Nella sua forma detta Ardhanārīśvara
il «Signore Mezzo Donna», egli viene raffigurato unito nello stesso
corpo con la sua sposa Śakti,
colei che porta ad effetto il suo potere divino di meditazione
profonda.”
martedì 28 luglio 2015
Auguri oggi 28 luglio 2015 ad Anna nostra grande amica! Un giorno lei mi disse, e io non lo dimenticherò mai più - Tonino, tutti i documenti sono a posto, puoi andare in pensione! - ed io - Se me lo dici tu... - io risposi. L'abbracciai e andai in pensione e da quel giorno mi dedicai ancora di più alla mia PASSIONE DI CINEMA - PASSIONE DI VITA - PASSIONE DI PASSIONE... e Amen, così. ma non è così. circa, più o meno. (e come dunque sarà?)
Allora oggi (son passati gli anni) ho cercato di mettere qui 4 immagini in onore di Anna dal mio film PASSIONE DI GIOVANNI (2009-10), ma l'operazione non è di nuovo riuscita. Cioè oggi non è più come ieri e l'altro ieri, di nuovo l'impiego qui delle immagini mi è negato! Di nuovo non ci riesco. E allora posso solo scrivere e scrivo e scriverò, cioè in onore di Anna vorrei cantare una canzone, che ovviamente sarà muta, potendo io qui solo la parola scritta, ma adesso non mi viene nemmeno quella, cioè adesso canterei Mamma! e non so perché - Mamma son tanto felice... - cioè sento qui in me qualcuno che canta la canzone - Mamma son tanto felice... - ma non so neppure come continua... E allora - Mamma son tanto felice... - e poi - ...la tua parola vola... - ma... sarà così? ma... non so neppure come continua... e cioè mi pare di sentire qui in me addirittura Beniamino Gigli buon'anima che canta ma son solo sprazzi e volevo unire qui le parole alle immagini ma non ci riesco Sì, lo so che la vita è così! Vorresti ma non puoi, e allora Il faut... Bisogna adattarsi, restringersi, farsi piccolo per starci dentro (alla vita) perché lo spazio è piccolo, ristretto e bisogna adattarsi e starci dentro... e perciò cara Anna ti manderò solo questo che ti scrivo con gli sprazzi-spruzzi di canzone - Mamma, solo per te la mia canzone vola... Mamma, solo per te io non mi sento sola... - ma forse qui già non è più così e poi non so perché mi viene fuori quel "sola" al femminile, già che mi sembrava che chi cantasse fosse un maschio... e chissà come e dove e perché sbaglio... e allora, cara Anna, io lo so che tu sei misericordiosa e accetti accogli anche chi sbaglia e allora qui mi viene da parlare-scrivere nel nome di tutti quelli che sbagliano e anche di quelli che stanno nel silenzio e non dicono, io vorrei dire, ma so che so solo dire qui - Mamma, son tanto felice... - ma non so neppure come continua... mi sento mortificato e allora vorrei parlare a nome di tutti i mortificati del mondo, che sappiamo bene che sono tanti, ogni giorno, e il giorno si aggiunge alla notte e così di notte in giorno e di giorno in notte e rimbalzando si continua così. E oggi è anche il compleanno di Maurizio e Mariella gli ha fatto gli auguri in sms ma ha anche sbagliato indirizzo ed ha risposto Massimo ringraziando ma chiedendo anche - Ma auguri perché? - e cioè a volte sarebbe meglio non fare gli auguri per non correre il rischio di sbagliare... ma la vita è così... se fai qualcosa, corri sempre dei rischi, e se non fai, non li corri... e allora? la vita è rischio... e allora cara Anna, io corro il rischio di farti gli auguri scrivendoti così a cuore aperto, cioè a bocca aperta... e pensa che mi viene in mente un gioco che facevamo da bambini e che si chiamava più o meno così... e cioè a bocca aperta... ma non si chiamava così, ma press'a poco... (ma come si scrive la parola "press'a poco"?) cioè io pecco di pressapochismo... il gioco da bambini era MOSCA CIECA ma che fosse A MOSCA CIECA? cioè io adesso son in pensione da anni e mi dedico totally al mio cinema e chiaro che anche rimbambisco un po'... ma non demordo col cinema e neppure la scrittura che mi sta come un guanto nella mano, cioè amo scrivere come fossi un po' uno che fa finta di essere rimbecillito, ma in realtà fa una scrittura alla Gertrud Stein che diceva Una rosa è una rosa è una rosa... e io dico Un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio E qui potrei anche dire FINIS cara Anna e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio Si è incantato il disco Mamma son sempre felice! e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio Amen.
Adieu
Good bye Good bye Bye Bye e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio
cioè davvero un poveraccio, credimi, cara Anna, ti mando il mio sproloquio e dico a mariel - Ho scritto uno sproloquio - e lei calma - Non ne dubito, caro - e porta fuori lo zampirone sotto il tavolo e poi il vassoio coi piatti per la cena, ma sopra il tavolo
e cioè io un poveraccio
e voi? chiedo in strada sul marciapiede ma la voce non mi esce e nessuno mi sente
e cioè io un poveraccio
e il titolo AD ANNA, IL POVERACCIO
e cioè io un poveraccio
AMEN E NON AMEN
Allora oggi (son passati gli anni) ho cercato di mettere qui 4 immagini in onore di Anna dal mio film PASSIONE DI GIOVANNI (2009-10), ma l'operazione non è di nuovo riuscita. Cioè oggi non è più come ieri e l'altro ieri, di nuovo l'impiego qui delle immagini mi è negato! Di nuovo non ci riesco. E allora posso solo scrivere e scrivo e scriverò, cioè in onore di Anna vorrei cantare una canzone, che ovviamente sarà muta, potendo io qui solo la parola scritta, ma adesso non mi viene nemmeno quella, cioè adesso canterei Mamma! e non so perché - Mamma son tanto felice... - cioè sento qui in me qualcuno che canta la canzone - Mamma son tanto felice... - ma non so neppure come continua... E allora - Mamma son tanto felice... - e poi - ...la tua parola vola... - ma... sarà così? ma... non so neppure come continua... e cioè mi pare di sentire qui in me addirittura Beniamino Gigli buon'anima che canta ma son solo sprazzi e volevo unire qui le parole alle immagini ma non ci riesco Sì, lo so che la vita è così! Vorresti ma non puoi, e allora Il faut... Bisogna adattarsi, restringersi, farsi piccolo per starci dentro (alla vita) perché lo spazio è piccolo, ristretto e bisogna adattarsi e starci dentro... e perciò cara Anna ti manderò solo questo che ti scrivo con gli sprazzi-spruzzi di canzone - Mamma, solo per te la mia canzone vola... Mamma, solo per te io non mi sento sola... - ma forse qui già non è più così e poi non so perché mi viene fuori quel "sola" al femminile, già che mi sembrava che chi cantasse fosse un maschio... e chissà come e dove e perché sbaglio... e allora, cara Anna, io lo so che tu sei misericordiosa e accetti accogli anche chi sbaglia e allora qui mi viene da parlare-scrivere nel nome di tutti quelli che sbagliano e anche di quelli che stanno nel silenzio e non dicono, io vorrei dire, ma so che so solo dire qui - Mamma, son tanto felice... - ma non so neppure come continua... mi sento mortificato e allora vorrei parlare a nome di tutti i mortificati del mondo, che sappiamo bene che sono tanti, ogni giorno, e il giorno si aggiunge alla notte e così di notte in giorno e di giorno in notte e rimbalzando si continua così. E oggi è anche il compleanno di Maurizio e Mariella gli ha fatto gli auguri in sms ma ha anche sbagliato indirizzo ed ha risposto Massimo ringraziando ma chiedendo anche - Ma auguri perché? - e cioè a volte sarebbe meglio non fare gli auguri per non correre il rischio di sbagliare... ma la vita è così... se fai qualcosa, corri sempre dei rischi, e se non fai, non li corri... e allora? la vita è rischio... e allora cara Anna, io corro il rischio di farti gli auguri scrivendoti così a cuore aperto, cioè a bocca aperta... e pensa che mi viene in mente un gioco che facevamo da bambini e che si chiamava più o meno così... e cioè a bocca aperta... ma non si chiamava così, ma press'a poco... (ma come si scrive la parola "press'a poco"?) cioè io pecco di pressapochismo... il gioco da bambini era MOSCA CIECA ma che fosse A MOSCA CIECA? cioè io adesso son in pensione da anni e mi dedico totally al mio cinema e chiaro che anche rimbambisco un po'... ma non demordo col cinema e neppure la scrittura che mi sta come un guanto nella mano, cioè amo scrivere come fossi un po' uno che fa finta di essere rimbecillito, ma in realtà fa una scrittura alla Gertrud Stein che diceva Una rosa è una rosa è una rosa... e io dico Un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio è un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio E qui potrei anche dire FINIS cara Anna e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio Si è incantato il disco Mamma son sempre felice! e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio Amen.
Adieu
Good bye Good bye Bye Bye e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio e cioè io un poveraccio
cioè davvero un poveraccio, credimi, cara Anna, ti mando il mio sproloquio e dico a mariel - Ho scritto uno sproloquio - e lei calma - Non ne dubito, caro - e porta fuori lo zampirone sotto il tavolo e poi il vassoio coi piatti per la cena, ma sopra il tavolo
e cioè io un poveraccio
e voi? chiedo in strada sul marciapiede ma la voce non mi esce e nessuno mi sente
e cioè io un poveraccio
e il titolo AD ANNA, IL POVERACCIO
e cioè io un poveraccio
AMEN E NON AMEN
lunedì 27 luglio 2015
ci incontrammo a torino dicembre '67 la cooperativa CCI adamo col fratello antonio la cronaca ma oggi...
oggi dedico queste mie ore al pensiero di ADAMO E PIA oggi e ieri e domani e la vita ci scorre via tra le mani e le dita che la serrano lei la vita ci scappa sguscia, con noi in noi Amen Non amen
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