e cioè, scritto nel 2007 e rimesso in vita nel 2014, questo è quello che precede quello che ho messo prima, che ne è seguito e conclusione, mi avevano chiesto (non so più chi m'aveva chiesto di scrivere di Wenders e IL CIELO SOPRA BERLINO e io ho scritto, anche se non amo più come allora Wenders ma mi piace scrivere e volevo far piacere a chi m'ha chiesto... e poi cercherò di capire perché ADOLESCENTI 4 nel 2014 )
ADOLESCENTI 4 E
CIELO BERLIN
Una realtà di puro
movimento, o ancor meglio una irrealtà di FALSO MOVIMENTO, qualcuno
ha voluto dire sulle orme di lui che lo indica, il cinema di wim
wenders, un puro e spesso suntuoso meccanismo avviato allo scopo di
celare l’immobilità di fondo, un vuoto, una mancanza, qualcuno ha
precisato, DER IMMEL UBER BERLIN (per noi IL CIELO SOPRA BERLINO) è
del 1987 non so... qualcuno che poi è morto sia gloria a lui
(viviamo tutti con accanto chi si usa dire un morto... altrimenti non
saremmo neppure dei vivi) aveva 29 anni l’amico americano ma sia
gloria anche all’altro che poi è morto, Wenders gli ha dedicato
tutto un film lui ha filmato in unico prolungato LIGHTNING la morte
sul suo viso sempre presente, lui Nicholas Ray è ora uno dei fiori
belli e profumati della collana delle Haway o di Tahiti che ci
portiamo sempre al collo l’abbiamo vista la prima volta da bambini
al cinema nei film americani degli anni ‘40 primi ‘50, ora
Dorothy Lamour l’attrice d’allora ci sorride anche lei eterna con
la sua collana al collo, ma poi la riscoprimmo la collana di fiori
nel cinema di Murnau che da bambini ignoravamo, ma del resto il
cinema lo si fa aspirando all’eternità e appunto nel tentativo di
sottrarre le immagini del cosiddetto reale alla morte che incombe,
DER IMMEL UBER BERLIN - IL CIELO SOPRA BERLINO del 1987 sta
nella zona al di là, al di sopra la vita, oltre la morte, tra
supposti angeli che vogliono diventare come gli umani e li spiano
come fossero la sirenetta di Andersen e tutte le sirene che hanno
popolato le leggende e la letteratura degli umani, angeli sospetti di
essere qualcos’altro ancora che loro stessi nè noi e Wenders
compreso sappiamo, e neppure quel Peter Handke accanto a lui (e prima
di lui) nello scrivere soggetto e sceneggiatura.
– Pensando al
futuro, una cosa che l’adolescente immaginava era di vivere un
giorno con un bambino. – scrive Handke – Questo pensiero
contemplava l’idea di una muta comunanza, di rapidi scambi di
sguardi, di uno star-insieme-accoccolati, di una scriminatura
scomposta nei capelli, di vicinanza e lontananza in una felice
unione. La luce di questa immagine ricorrente era l’ombra cupa che
cala... davanti a una casa percepita solo vagamente, sempre alle
spalle... – KINDERGESCHICHTE è dell’81, ecco allora Bruno Ganz e
Otto Sanders gli attori-angeli del film sono prima di tutto due che
tengono costantemente alle spalle l’ombra di una casa percepita che
non si voltano mai a guardare, non possono, come fossero sempre
l’Euridice di un Orfeo mai ritrovato... ma una casa che poi alcune
volte gli balena pure davanti in un lampo, tanti lampi, LIGHTNING
OVER WATER – LAMPI SULL’ACQUA è del 1979-80 ossia NICK’S MOVIE
e cioè Nicholas Ray ossia LIGHTNING OVER WATER come il cinema (ossia
la vita posta in fronte alla svolta finale) che pensa se stesso (o se
stessa la vita) tant’è che lì Wenders arriva a mettere in scena
se stesso accanto a Nick e sua moglie, Wenders e Handke lavorano dal
’69 insieme (3 AMERIKANISCHE LP’S) ma mai seduti allo stesso
tavolo, spiega lui, DIE ANGST DES TORMANNS BEIM ELFMETER – PRIMA
DEL CALCIO DI RIGORE è del ’71, e gli angeli di DER IMMEL UBER
BERLIN sono anche due adolescenti che cercano il bambino sognato
oppure sono davvero anche quei due bambini sognati sublimati, e
quanti angeli della storia dell’arte occidentale sono dei bimbi che
ti prendono per mano e ti guidano! Ma non è questo così
importante... ma dove sta l’importante per noi oggi in DER IMMEL
UBER BERLIN- IL CIELO SOPRA BERLINO? Ma non è neppure questo quello
che ci si può chiedere oggi che quel cinema tedesco che ci scosse ad
inizio anni 70 non esiste più come cinema tedesco, Fassbinder morto
ormai da tanto... ma girando lo sguardo, Herzog dopo lo straordinario
recentissimo WILD BLUE YONDER continua tutt’oggi a immergersi in
vulcani attivi e a filmarli come fosse ancora allora ai suoi inizi (è
il suo ultimo film) e questo ci dice quanto ognuno di loro vive
ancora del futuro cioè di quello che è ancora da venire e noi con
ciascuno di loro... ma prima di DER IMMEL UBER BERLIN, Wenders
ripensa ritrova un morto un maestro suo del cinema, Ozu, TOKIO-GA, il
suo cinema rievoca nel viaggio attorno al mondo una continua
cerimonia dei morti ma in noi viventi... prima o poi raggiungeremo
tutti noi i fantasmi che ci attendono... allorchè si sarà più o
meno compiuto quell’arco....
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