sabato 10 ottobre 2015

non c'è il bucato, copio-incollo Delitto e castigo senza il castigo


Penso a Dostojevsky e l'urgenza del presente... e mi interessa il fiume che ancora oggi, credo, scorre come una volta, tra mutate vicende... i protagonisti sono tutti figli, nipoti, pronipoti dei nobili o dei rivoluzionari russi di una volta.. 

e di nuovo oggi e copio e incollo dal 2006 riveduto nel 2010, uno dei miei infiniti (progetti di) film, e la cosa che mi manca oggi qui a Casalbo è che abbiamo dimenticato a casa a Torino la borsa della biancheria sporca e così non abbiamo potuto fare il bucato come le altre volte e cioè sempre, e così non vedo le cose stese sui fili del terrazzo e non dovremo raccogliere il bucato asciutto, mi manca il rito del bucato che è importante. Thomas Bernhard (1931-1989) I miei premi 2009 Elio Vittorini (1908-66) Conversazione in Sicilia 1938-39.
DELITTO E... (SENZA) CASTIGO ossia DELITTO E CASTIGO 2006, un film in due parti, la prima a St Petersburg, la seconda nella campagna francese, dove il passato è presente accanto o dentro al nuovo di oggi che anche lo nega e distrugge. A St Petersburg intendo per passato la Russia dei romanzi dell’800 più quella pre-rivoluzionaria e rivoluzionaria del 900 e del comunismo, tra utopia e conservatorismo. SENZA CASTIGO perché io credo ad una morale interna a ciascuno di noi, perciò accetto anche chi uccide e rifiuto il castigo che viene sempre imposto dall'esterno, cioè da qualcosa che non ci appartiene e ci è estraneo...


Vorrei che Raskolnikov fosse una donna, che si ribella alla povertà e al suo mondo e uccide per questo, perchè è troppo povera e non può più andare avanti così: ha dei figli piccoli da mantenere, è sola perchè il suo compagno è fuori con la testa, perciò lei alla fine non può far altro che uccidere chi la sfrutta e tiene prigioniera in nome dei soldi. Sonia è invece un uomo che la seguirà fedele all'estero e lavorerà con lei nella campagna francese, assieme a tutto un gruppo di fuorusciti. Una donna protagonista perchè per me devono essere le donne oggi le vere protagoniste, noi uomini le seguiamo in silenzio: perciò intorno a lei c'è un marito buono ma incapace, il folle buono di altri libri di Dostojevsky, lui sta a casa a far la custodia ai bambini e non parla mai (come il compagno di A. tra il folle e il santo...). 
Poi lei incontra l'uomo che si prostituisce per bisogno col nome femminile di Sonia (lei nell’atto di uccidere dirà che si chiama Raskolnikov), lui è un artista pittore, che non sa far altro che chiedere di mantenerlo in cambio dell’offerta del suo corpo, anche lui una specie di mistico, un Cristo che patisce nella vita ogni giorno la sua Passione, e che la seguirà per sempre. Partiranno tutti per la Francia a cercarvi salvezza, la troveranno nella campagna di clermond (e prima, la basse Normandie), è il film della nostra Utopia. 
Vorrei Giulietta a fare Raskolnikov, anche lei parla poco, sarà un film quasi muto... vorrei Simon Reggiani (figlio di Serge) a fare Sonia oppure Vincent Gallo... e il marito potrebbe essere Alberto o uno come lui... o comunque Alberto farà un mendicante santo che è muto e ricorda l'antica Russia delle icone, penso a Bresson e Sokurov per il cinema.
A St Petersburg mi interessano le zone povere e possibilmente vecchie, chissà se lì coincide vecchio con povero (mi interessa molto la 

testimonianza della vecchia Russia del passato, ma non i palazzi, le case più umili che forse non ci saranno più, essendo state un tempo di legno)... Il film sarà pieno di figure che vengono dai romanzi di Dostojevsky, il personaggio d’Isabelle verrà dai Karamazov, ci saranno prostitute ardenti d’amore che s’immolano nel sacrificio… (15-6-06, ho bisogno in questo momento di pensare ad un altro nuovo film, perchè per me MEDEE MIRACLE è ancor troppo accadimento grande misterioso mentre sono a Torino ad aspettare di andare a Roma a iniziare il montaggio...)
 Gli incroci (tra destini diversi) fanno cinema (storia e presente) e VITA, così gli incroci dei tanti personaggi in questo Delitto e (senza)
castigo 2006dopo il delitto della miseria vanno-fuggono-si rifugiano tutti nella campagna in francia, in seno alla madre terra, la natura (oltre clermond, la bassa Normandia di Simon (Reggiani) e Patricia (Mazuy)… ma come sarà questa madre-terra-natura? Così disprezzata, sfruttata male e fuorviata oggi…), perché là c’è già una loro zia, Isabel Ruth, nipote di chi è sfuggito alla rivoluzione, e con loro vanno anche quelli che han creduto al comunismo, incroci tra 


bianchi e rossi, tra ex-nobili e ex-rivoluzionari, si tratta delle MEMORIE DEL SOTTOSUOLO ma CAPOVOLTO, bouleversé… Infatti tutto nel nostro DELITTO E… SENZA CASTIGO è capovolto, il ruolo maschile diventa femminile e viceversa, come il film di Teresa (villaverde) e quello di Haneke “il lupo…”
ma anche molto diverso, è IL CAMMINO DELLA SPERANZA, la storia di un esodo capovolto… e in tanti si uniranno all’ESODO, ci sarà anche Isabelle (Huppert) nei panni dell’eroina dei Karamazov, lei anche in fuga, pure se non vuole… E con loro andranno anche i fantasmi, vivi, si vedranno con loro, ognuno si porterà dietro e dentro il fantasma di chi ha ucciso, più o meno davvero…

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