domenica 11 ottobre 2015

strappare CONTRO VIOLENZA e l'altro lato CONTRO NATURA

ieri io sfiorato Dostojevsky
Oggi Tolstoj l'ultimo e cioè a partire da RESURREZIONE scritto tra 1889-99 (ma le date giuste?) e oggi io nel mio cinema pezzo dopo pezzo a strappi cioè strappandola Resurrezione alla vita che scorre corre via e porta con sè anche il cinema e cioè per me far cinema significa anche strappare a...e anche senza violenza, perchè io si sa noi Contro violenza e (e anche) contro natura e SASSI "che il cuore ha consumato" (ma come fa il cuore a consumare i sassi? saranno queste le parole?) la cantavo, mi ronzava dentro spesso e sempre è Gino Paoli nella mia vita passata (e cioè quando in cifre e dati? il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via... in cifre e date?) il lato oscuro e ho cliccato e SASSI è 1961 e cioè io avevo già 24 anni

ED è ed è
ED è ed è
Christe eleison
Christe audio
Christe exaudio
ed è da Giovanna Marini 

il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via in barella e non tornerà più nella sua casa e quo è sparito tutto quello che ho fatto ieri sera e non lo ritroverò mai più e i bimbi nelle favelas di Rio vengono uccisi per ripulire in vista di Olimpiadi, l'Olimpo si sa è al di sopra di noi e di tutto
I.
lo ero, quell'inverno', in preda ad astratti furori. Non dirò quali, non di questo mi son messo a raccontare. Ma bisogna dica ch'erano astratti, non eroici, non vivi; furori, in qualche modo, per il genere umano perduto. Da molto tempo questo, ed ero col capo chino. Vedevo manifesti di giornali squillanti e chinavo il capo; vedevo amici, per un'ora, due ore, e stavo con loro senza dire una parola, chinavo il capo; e avevo una ragazza o moglie che mi aspettava ma neanche

con lei dicevo una parola, anche con lei chinavo il capo. Pioveva intanto e passavano i giorni, i mesi, e io avevo le scarpe rotte, l'acqua che mi entrava nelle scarpe, e non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nelle mie scarpe rotte, muti amici, la vita in me come un sordo sogno, e non speranza, quiete...

il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via è il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via è, sappiamo, il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via e ritorna così il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via e noi piangiamo il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via e ci tocca così guardare il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via e noi l'avevamo abbandonata e non abbiamo mosso un dito per lei il lato oscuro 

della vita e Rita l'hanno portata via e non... il lato oscuro della vita e Rita l'hanno portata via e non si sfugge e non si sfugge.... E amen E non amen e amen e non amen - ....Questo era il terribile: la quiete nella non speranza. Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario, voglia di perdermi, ad esempio, con lui. Ero agitato da astratti furori, non nel sangue, ed ero quieto, non avevo voglia di nulla. Non mi importava che la mia ragazza mi aspettasse; raggiungerla o no, o sfogliare un dizionario, era per me lo stesso; e uscire a vedere gli amici, gli altri, o restare in casa era 

per me lo stesso. Ero quieto; ero come se non avessi mai avuto un giorno di vita, né mai saputo che cosa significa esser felici, come se non avessi nulla da dire, da affermare, negare, nulla di mio da mettere in gioco, e nulla da ascoltare, da dare e nessuna disposizione a ricevere, e come se mai in tutti i miei anni di esistenza avessi mangiato pane, bevuto vino, o bevuto caffè, mai stato a letto con una ragazza, mai avuto dei figli, mai preso a pugni
qualcuno, o non credessi tutto questo possibile, come se mai avessi avuto un'infanzia in Sicilia tra i fichidindia e lo zolfo, nelle montagne; ma mi agitavo entro di me per astratti furori, e pensavo il genere umano perduto, chinavo il capo, e pioveva, non dicevo una parola agli amici, e l'acqua mi entrava nelle scarpe.... - 
Ed è Ed è Ed è...
Contro violenza. Contro natura, così dicono, così usano dire. Ed è. In memoria qui di Chantal Akerman che il 6 ottobre 2015 a Paris. Ed è Ed 

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