venerdì 20 novembre 2015

attraverso lo specchio (ma non di Alice)

attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia

- Sventurata la terra che ha bisogno di eroi - (B.Brecht, 1898-1956, Galileo, scena 13, 1938-39, 1943-45, 1956)

Brecht riscriveva in continuazione ogni sua opera, adattandola al tempo e alla situazione.
Era convinto che ogni opera attiva cresca e continui a lavorare per forza propria, che mutui con ogni ascoltatore e lettore che raggiunge. Le sue opere sono costruite su questa premessa
cosicché solo il futuro renderà visibile tutta la grandezza e profondità dell'opera stessa. 
Si sa con certezza che già nel 1933 Brecht stava lavorando, assieme ad altri scrittori di ispirazione socialista come Feuchtwanger e Heinrich Mann, ad un progetto per la trasposizione scenica dei processi dei più grandi personaggi della storia, tra i quali egli annoverava SocrateCatilinaGesù,Jan HusMartin LuteroMaria Stuarda e, appunto, Galileo Galilei. Un primo contatto con la figura
dello scienziato italiano sembra dunque da retrodatare almeno all’inizio degli anni trenta, poco prima che Brecht, minacciato dal potere nazista, lasciasse la Germania. A sostegno di questa tesi va riportato anche un altro episodio della vita dell’artista: pochi giorni dopo il 30 gennaio del 1933
(Hindenburg proclama Hitler nuovoReichskanzler e lo incarica di formare il nuovo
 
governo), Brecht e altri scrittori di sinistra si incontrano a casa di Bernard von Brentano (sono presenti, tra gli altri, Heinrich MannJohannes R. Becher Hermann Kesten) per discutere i modi e i tempi di un’opposizione comune al Führer. Kesten, ritornando su quell’incontro, ebbe a ricordare come Brecht si fosse subito dichiarato disponibile 



e intanto Mariella sta raccontando a Caterina la nostra nipotina di quando lei faceva la 2° o 3° Media e doveva ricamare per la materia di Economia Domestica... e la sua mamma andava a parlare agli insegnanti... e a lei non piaceva lavorare per Economia Domestica e la professoressa si era lamentata con la sua mamma
attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia

attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia

attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia
attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia


Kesten, ritornando su quell’incontro, ebbe a ricordare come Brecht si fosse subito dichiarato disponibile. « Se ci fosse bisogno di proclami, appelli, discorsi, azioni, pezzi teatrali sono a disposizione. » 
Indubbiamente Vita di Galileo è una fra le più importanti opere per capire a pieno la cultura del XX secolo segnato da grandi guerre mondiali, totalitarismi di diverso colore politico e neocapitalismo. La commedia trova luce intorno al 1938-1939 e tratta della vita del grande scienziato pisano, dall'invenzione del cannocchiale, alla scoperta dei satelliti diGiove, fino al processo istituito dal Sant’Uffizio, al suo atto di abiura e agli ultimi anni della vecchiaia. Sicuramente dissonante da quella tramandataci dagli storici, qui la figura
di Galileo Galilei assume caratteri più umani, mettendone in evidenza paure, timori e incertezze, delineando un uomo logorato dalla voglia di combattere o cedere di fronte al potere.


Si potrebbe dunque concludere che nulla dimostra l’infondatezza dell'estrema velocità annunciata sia da Margarete Steffin che dall'autore stesso nella composizione del Galileo, che bisogna quindi supporre essere stato scritto veramente nel breve volgere di tre, quattro settimane, ma è al contempo lecito partire dall'ipotesi che Brecht già da almeno cinque anni avesse cominciato ad occuparsi dell'argomento, avendo quindi in mente tutt'altro che un atto di accusa verso gli scienziati che, solo dopo che il Galileo era già stato ultimato, per la prima volta riuscirono nella scissione dell’atomo di uranio, dando inizio all’era nucleare. Come si vedrà in seguito questa cronologia spiegherà perfettamente la debolezza scenica della figura nella prima stesura dell’opera.

attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia

attraverso la vita
attraverso il fuoco
passare attraverso
attraverso la soglia

 e Joseph Conrad "... questo libro, scritto in
perfetta sincerità, non lascia celato nulla - se non la mera presenza fisica dello scrittore. In queste pagine io faccio una piena confessione, non dei miei peccati, ma delle mie emozioni. È il miglior
tributo che la mia devozione può offrire a tutto ciò che ha definitivamente formato il mio carattere, le mie convinzioni, e, in certo senso, il mio destino - al mare imperituro, alle navi che non ci sono più, e agli uomini semplici che hanno vissuto il loro momento." Le navi che non ci sono più sono i velieri e gli uomini semplici il
loro equipaggio. Questo era stato il mondo di Conrad, un mondo destinato a scomparire a
a concepire mostri  marini, veri e propri leviatani del mare. Così
Conrad anni prima aveva definito il Titanic in occasione del suo
affondamento, nell'aprile 1912.
causa di un progresso dissennato che portava




ATTRAVERSO LO SPECCHIO
io qui colpevole non sento altro fuori di me
e lei Tere è uscita con Clara senza il cellulare

che si è scaricato 
nella notte loro due sole per strada e Giuli aveva raccomandato le dessimo uno dei nostri due e io imperterrito non ho sentito e continuo qui dentro al mio blog
alice
alice
come in uno specchio




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