una grande emozione, una grande opera da
ritrovare, un crocevia, soggetto e sceneggiatura di Marguerite Duras
(Saigon 1914- Paris 1996) che allora non conoscevo ancora. E proprio
ora si legge che Sandra Petrignani ha scritto Marguerite. - La
storia di una donna eccezionale che ha attraversato il colonialismo
francese, la Resistenza, l’adesione e la ribellione al Partito
comunista francese, il '68, il femminismo, l'Ecole du Regard, la
Nouvelle Vague. - “Conversazioni tra amiche che leggono”, è il
titolo dell'incontro a Milano sul libro di Petrignani. Donne che
leggono... Io leggo... Per me è un atto vitale. E tu? E voi? E
che significa Donne che leggono? Mi chiedo... Come se
il leggere indicasse una categoria e forse uno status (sociale?),
forse è davvero così. E dall'India... Dadasaheb Phalke gave up on
cinema after making some 95 films and scores of shorts and went to
Banaras. He wrote a play called Rangbhoomi, with a strong
autobiographical slant. Dadasaheb Phalke (1870
– 1944),
è stato regista
e produttore
cinematografico indiano.
È conosciuto come il "padre del cinema
indiano".
Ha firmato la regia del primo classico di Bollywood:
Raja
Harishchandra del 1913.
Il Dadasaheb
Phalke Award è stato istituito in suo onore nel 1966,
il più importante premio della cinematografia
in India.
Oggi (e OGGI potrebbe essere altrettanto titolo OGGI che è
già diventato IERI sarebbe meglio) martedì 20 maggio ore
16,38 ripenso al film rivisto ieri, HIROSHIMA MON AMOUR, 1959,
14 anni dopo ROMA CITTA' APERTA di Rossellini, bianco e nero e
l'intrecciarsi grande e con echi e rimbalzi di tanti piani e
direzioni ma sempre e solo due voci con lei (Marguerite-Emmanuele
Riva) che prevale e guida, passato e presente, qui e là, le persone,
i destini io ora so che è cosa tipicamente di Duras ma anche so ora
di Resnais che è morto da poco a chiusa parabola e del suo mondo, e
ieri sera anche T.Malick, LA SOTTILE LINEA ROSSA, 1998, due
film agli opposti, grande film anche questo e molto americano si
direbbe, tratto dal romanzo omonimo di James Jones, The Thin Red
Line, 1962... - That completed Jones' war trilogy (the first
parts being From Here to Eternity and The Thin Red Line),
of which Jones wrote: "It will say just about everything I have
ever had to say, or will ever have to say, on the human
condition of war and what it means to us, as against what we
claim it means to us"-.
Da stamattina però alla visione dei
film degli altri s'intreccia quella dei film miei, ho rivisto -ed è
stata ed è grandissima mia emozione- la prima bobina 22 min. del mio
LE OPERE E I GIORNI, 1969, 8mm. muto, bianco e nero, in cui io
allora dicevo non si vedono né opere né giorni ma -ora correggo-
giorni e notti sì si vedono anche se non si dicono né si segnano ma
davvero le opere No non si vedono (e quest'altro le opere No non
si vedono io lo voglio sottolineare in questo mondo che è votato
al lavoro e al produrre e quindi alle opere) e alle 22,54 in casa
alla radio la cantata di Brahms, RINALDO, per tenore solo e
coro maschile, 1863-69, insolita direi, composta da lui mentre
lavorava a UN REQUIEM TEDESCO ma prima al Massimo3
alle
18,30 Mizoguchi Kenji, LA STRADA DELLA VERGOGNA, ultimo
toccante film di lui, 1956, suo anno di morte per leucemia, film
polifonico di cinque donne prostitute e la vita che hanno dietro e
quella in primo piano. IL LIBRO (di cui ho perso il titolo), hanno
scritto - Trincee, fango, filo spinato, corpi di giovani soldati
martoriati da mitragliatrici, baionette e gas tossici: così ci
raffiguriamo oggi la Prima guerra mondiale. Ma «che cosa è successo
davvero, in Europa, nel 1914?» Possibile che tra i ventotto paesi
coinvolti la Germania sia stata l'unica colpevole? Per rispondere a
queste domande, e chiarire le cause di un conflitto che, agli occhi
degli storici, appaiono più intricate di quelle della Seconda guerra
mondiale, Max Hastings corregge le inesattezze perpetuate durante
quest’ultimo secolo e fornisce al lettore una nuova, suggestiva
chiave interpretativa. - E oggi 21 maggio (OGGI che sta già per
diventare IERI sarebbe meglio dire), ore 20,40 alla radio
Bach, Partita 827 al pianoforte, una forza scatenata in
quest'interpretazione ma chi è? ma è in primo luogo Bach le cui
geometrie diventano ora come implacabili.
Lunedì 19 maggio 2014 ore 16,24.... alle 18,30 Alain Resnais (1922-2014), HIROSHIMA MON AMOUR....
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