per lei il sentimento d'un tempo. Allo stesso modo d'un tempo, non
poteva avvistare senz' agitazione, anche adesso, il bianco del grembiale di
Katjusa; non poteva, senza esultanza, udire il passo di lei, la sua voce, il
suo riso; non poteva, senza tenerezza, guardare quel nero brillante, come
il ribes umido, dei suoi occhi, specie quando sorrideva; non poteva, soprattutto,
vedere senza turbamento come lei si facesse rossa ogni volta
che lo incontrava. Sentiva d'essere innamorato; ma non al modo d'un
tempo, quando questo sentimento d'amore era per lui un mistero, e non si
risolveva a confessare a se stesso d'essere innamorato; non al modo di
quando aveva la convinzione che amare non è possibile più d'una volta;
adesso era innamorato sapendo d'esserlo, e rallegrandosene, e anche sapendo
vagamente, seppure tenendolo nascosto a se stesso, in che cosa
l'amore consiste, e che cosa ne può venire.
Come in tutti gli uomini, in Nechljudov c'erano due individui. Uno, spirituale,
che non aspirava per se stesso se non a un bene che fosse tale
anche per gli altri; l'altro, animale, che aspirava a quanto fosse bene solo
per se stesso, e che, a un tale bene, era pronto a sacrificare il bene del
mondo intero. In questo suo periodo di pazzia egoista, provocatagli dalla
vita pietroburghese e militare, quest'individuo animale predominava in
lui, e aveva completamente soffocato l'individuo spirituale. Ma, riveduta
Katjusa, e tornatogli dentro quel sentimento che per lei aveva avuto allora,
l'individuo spirituale aveva rialzato il capo, e s'era fatto a reclamare i
suoi diritti. E senza tregua, per lo spazio di quei due giorni fino a Pasqua,
s'era svolta in Nechljudov un'inconfessata lotta interiore.
Nel profondo dell' anima egli sapeva che sarebbe dovuto partire, e che
non c'era ragione per cui si trattenesse così in casa delle zie; sapeva che
nulla di buono poteva venirne fuori; ma era una cosa talmente piacevole,
talmente rallegrante, che non se lo diceva chiaramente, e ci si tratteneva.
La sera del sabato, vigilia della resurrezione di Cristo, il prete, il diacono
e il suddiacono, superate a fatica con la slitta, così raccontavano, tra
Nessun commento:
Posta un commento