...mani supplici, braccia tese e ritorna il Sogno della Grecia e laggiù la luce traspare
e
allora ecco il Mani ritrovo Chatwin
«Cambiare è l'unica cosa per cui vale la pena vivere. Mai passare
la vita seduti a una scrivania. Provoca ulcere e mal di cuore». La
promessa della sua vita... E invece qui Mariella
fa le pulizie nel "salone" e già un mese fa i dischi 35 giri abbiam
scoperto s'era rotto il ripiano più basso e l'umidità li aveva
invasi tutti... e oggi vediamo invece che sta per crollare tutta la
libreria sopra che sta di fianco allo specchio a semicerchio (e Vero
ci ha portato il trapano per fermarla domani), ma in più scopriamo
che tutto il piano più sotto anche qui distrutto dall'umidità e in
più qui ha completamente bagnato tutti i miei scritti riguardo
a PICCOLI ORRORI 1994, una ecatombe e anche LEçONS DE TENEBRES prima ancora del 94 e
persino le foto e allora ho steso tutti i fogli fuori ma non riuscivo
a staccarli e allora mi son messo a filmare la strage ed erano fogli
scritti a macchina o a mano!!! e il mio cinema è destinato alla
catastrofe... - Non
presidia il luogo della scrittura, ma abita l’altro
luogo della scrittura. Non vi si insedia, transita;
così come non riuscirà mai a insediarsi in una città, pur
visitandole tutte, così sarà per la scrittura del Memoriale,
a cui si dedica a partire dal 1542, all’età di 36 anni.
«Pellegrino che non arriva mai, ma che mai si arrestava, continuava
la sua corsa», sul foglio come nella vita. Il suo è un
continuo esercizio eroico.
Portava loro il “dono delle lacrime”. La promessa della vita di Chatwin è invece in quelle tre righe scritte a M. Cambiare è l'unica cosa per cui vale la pena vivere...
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