giovedì 30 luglio 2015

dalla mia scrittura Ultimo stralcio Ultimo straccio Dedicato all'amica cara Anna Maria Ultimo guizzo di pesce fuori dell'acqua

...e copio e incollo «Che altro è, Signore, il tuo vedere, quando mi guardi con occhi pietosi, che il mio vederti? Vedendomi, mi concedi di poterti vedere, tu che sei il Dio nascosto. Nessuno ti può vedere, tu che sei il Dio nascosto. Nessuno ti può vedere, se non gli concedi di esser visto. Il tuo esser visto è il tuo vedere che ti vede...” e io rileggo e rileggo ancora... e continuo... “Vedo in questa tua immagine quanto tu ti sei abbassato, Signore, per mostrare il tuo volto a tutti quelli che ti cercano. Mai chiudi gli occhi; mai li distogli e, anche se mi distolgo io da te quando mi volgo completamente ad altro, tu non muti, per questo, né gli occhi, né lo sguardo». Ecco! Mercoledì 29 luglio oggi ricevo scritto queste parole - Oggi è una giornata in cui vorrei cambiare vita / lasciare il lavoro che faccio e fare ciò che più mi piace / chissà che tu non sia di ispirazione – Io leggo e non rispondo, rimugino... - Oggi è una giornata in cui vorrei cambiare vita - è qualcosa che mi tocca e perciò non riesco a rispondere subito, risponderò dopo all'amica - ...cambiare vita... lasciare il lavoro che faccio... - Quante volte nel mio passato di insegnante che adesso sembra così lontano e forse lo è davvero come cancellato... quante volte anch'io quando insegnavo e mi buttavo nella discesa verso la scuola in bici e avrei voluto invece scappare da altra parte ma la discesa era la discesa e non ci riuscivo... E continua lo scritto di ieri “È l’anno 1453; quell’anno, il 29 maggio, Costantinopoli cadeva sotto i colpi dei cannoni ungheresi di Maometto II e Niccolò da Cusa scriveva la sua riflessione...” cambiare vita... cambiare vita... cambiare vita... ma continua lo scritto di ieri implacabile “ … la sua riflessione sullo sguardo divino nel De visione dei ispirandosi al Polittico di Gand del pittore fiammingo Rogier van der Weyden. In questa opera lo sguardo del Cristo sembra seguire lo spettatore ovunque, fin nei recessi della sua stessa anima. - e adesso qui al tavolo che sta fuoriLEGGE.... è venuto fuoriLEGGE e io non volevo questo ma il computer va per la sua strada che è infinita e anche imperscrutabile per uno come me che non sa... - Per il mistico Cusano, come per Meister Eckhart, Dio è colui che tutto vede ma che, proprio per questo, deve a sua volta essere visto... - cioè il tavolo sta nel-INCROCI nostro cortile se si può chiamare cortile oppure aia se si può ma non si può... sì, perchè una volta era l'aia della casa dei contadini cioè questa che ora è diventata la nostra casa che prima invece era a fini colonici... -... la creazione ri-guarda il Creatore: «L’occhio con il quale io guardo Dio, è lo stesso occhio con il quale Dio guarda me; il mio occhio e quello di Dio sono lo stesso occhio, lo stesso vedere, e riconoscere ed amare». - e anche la gattina Maya forse vorrebbe cambiare vita, si rifiuta di mangiare il suo cibo costoso la razione giornaliera dalla scatoletta , chissà cosa vorrebbe succedesse per lei ma noi a cui è stata affidata dai nostri nipotini in vacanza non sappiamo che fare per lei, lei non vuole più mangiare quel cibo lì... Giovedì 30 luglio e luglio già se ne sta andando “Nel Taoismo il Tao, la via, è essa stessa bisessuata. - continua lo scritto - Anche qui sarà la sua divisione in maschile e femminile a produrre l’ingannevole opposizione tra noi ed il Mondo. E dunque bisogna ricomporre questa dualità in una dualitudine, una polarità non oppositiva, attraverso un continuo assecondamento dei ritmi naturali.” Stasera alla radio “Medea in Corinto” di Giovanni Simone Mayr e intanto cito ripeto dall'inizio di questo mio libro quello che leggo nel fuori campo del mio ultimo film - Et voilà mon HOTEL, caro Julio, seulement le festival de Turin a accueilli mon dernier film HOTEL DE L'UNIVERS, 2013. - e ovviamente si vede la via Madama Cristina che è davanti al n.5 casa di Maicol io ho voluto puntualizzare filmando alla stessa ora in giorni diversi strada e marciapiede come si presentano davanti alla porta d'ingresso che io sto per superare e intanto la mia voce continua - Les autres festivals l'ont refusé, jusqu'à maintenant... Et alors peut-etre que dans l'autre vie... l'autre espace... l'autre... l'autre... l'autre... l'autre. Et RESURREXIT. - e la voce dice qualcosa che non c'entra per nulla con quello che si vede nel film e cioè i passanti sul marciapiede di una via di Torino perchè esplora un'altra realtà ancora che non appartiene al visibile - Et voilà mon HOTEL, caro Julio, à toi e a Rosa vous n'étes pas un festival Et voilà mon HOTEL, caro Julio, a te e a Rosa, miei grandi amici dell'acquedotto di Rio, Et voilà mon HOTEL, caro Julio Et voilà mon HOTEL, caro Julio Et voilà mon HOTEL, caro Julio (une chanson sur le rythme que vous aimez...) Et voilà mon HOTEL mon HOTEL caro, et agora, TONINO, Torino 28-1-2014 – e ancora riprende lo scritto che attraversa i giorni e va oltre “Questo concetto è ben conosciuto anche dall’Induismo, nel quale «colui che vive col cuore concentrato nello yoga, che tiene in considerazione tutte le cose, si vede in tutti gli esseri, e tutti gli esseri vede in se stesso, comunque viva vive in Dio» come dice la Bhagavad Gitā (6, 29, 31).” e ancora risuona per me - Oggi è una giornata in cui vorrei cambiare vita – e non so dare risposta, magari domani chissà, chissà! Chissà! “E chi è lo yogi cosmico se non Shiva, il Dioniso indiano? Nella sua forma detta Ardhanārīśvara il «Signore Mezzo Donna», egli viene raffigurato unito nello stesso corpo con la sua sposa Śakti, colei che porta ad effetto il suo potere divino di meditazione profonda.”


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