martedì 29 settembre 2015

e ancora la forza del destino Per chi suona la campana

e ancora Per chi suona la campana che qui in città non suona cioè... e quando succede (ogni ora, ogni mezz'ora), ha altro suono e per me I VINTI sono diventati I VINTI NON VINTI e cioè sinora una sceneggiatura che non è ancora diventata film (quando? e se avverrà? e dovrei dedicare tutte le mie forze congiunte a realizzare i film da tutte le mie sceneggiature ma dovrei ora scriverne una, L'ODIO PER LA MADRE, e non è autobiografica, almeno credo...
- Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una nuvola venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te. - e così comincia e così per me finisce. 
    Dopo un breve sonno, vegliamo in eterno, | e la morte non sarà più: morte, tu morirai.
    I confronti sono odiosi.

Che i nostri affetti non uccidano noi, né muoiano essi.
    Debole quell'amore di cui più forte è la paura, | e non è tutto spirito limpido e valoroso | se è misto di timore, di pudore, di onore. | Forse, come le torce che debbono esser pronte | sono accese e rispente, così tu tratti me. | Venisti per accendermi, vai per venire. Ed io | sognerò nuovamente | quella speranza, ma per non morire.
      Ma, ahimè, perché così lungamente, | e tanto, freniamo i nostri corpi?
      Ma venga pure la cattiva sorte | le aggiungeremo la nostra forza | le insegneremo l'arte...
      ed è John Donne (1572-1631)
      Di passaggio in passaggio QUI ORA e in seguito... e da mia pag.1 riprendo e continuo senza fine per ora...
      …e PREMESSA e Nota e DEDICA ideale A LONTANa AD AMICO E AMICI in prima persona, inizio di tutti gli inizi – L'Autore di questo libro... - avverte sono le prime parole dell'opera che tengo davanti nella iniziale Nota del Redattore - Anzi lo dice, chiaro e tondo qua e là, con crescente sicurezza di sé, man mano che si avvicina alla fine, che quel che sta scrivendo è un libro, appunto. Vi sono diversi disegni di una pietra tombale: L'Autore ne ha eseguito uno solo... - è Kurt Vonnegut (n.1922 e non so se morto) HOCUS POCUS New York 1990 e io lo scrivo  

      qui ad inizio di questo mio, solo ora che (è oggi 3 luglio 2015) son arrivato scrivendo a pag.311 (e rinvio alle pagine successive che già sono e ancora saranno), son dunque venuto all'indietro sino a qui il supposto inizio (- Le strade... come noi, hanno un'origine illusoria... prima di quella curva ce n'era già un'altra e un'altra ancora - “Origini” Amin Maalouf 2004 Paris) io dunque retrocedo per procedere poi in avanti in moto pendolare 
      anche ciclico e circolare, perchè io invece non-CONOSCENTE iniziando questo scrivere i primi di settembre 2013 non avevo allora affatto coscienza che avrei scritto un libro. Titolo ora dunque SCRIVERE LIBRO oppure UN LIBRO CHE SI è SCRITTO (SI è FATTO) DA SE' e penso le MILLE E UNA NOTTE che proprio non c'entra, sembrerebbe che non si dovrebbe neppure nominare MA IO DEVO lo sentIMENTAL lo sento. 
      E allora C.E.Gadda lombardo “La cognizione del dolore”, tacendo “Quer pasticciaccio brutto...”, – il Gran Lombardo da dove mi viene? Vittorini “Conversazione in Sicilia”, risponde Mariel – avendolo fatto precedere da Vonnegut di Cincinnati neppure nell'originale, devo ora citare Gadda immenso “La meccanica” - Ma per piani aridi e illuni o nell'aggrovigliata paura delle giungle immense udrà forse taluno... - e “Il castello di Udine” perchè io ora scrivendo ho a che fare con parole singole la lingua, tendo ad annullare l'interpunzione trattandosi di fiotto unico, e così via. E la dedica che precede tutte le altre rivolte alle persone è
      AI FILM, AI LIBRI, ALLE MUSICHE, ALLA PITTURA CHE AMO
      sapendo (avendolo io vissuto intorno al 67-68 circa ad inizio di mio far cinema) che quando sei nel prorompere della tua creatività non hai tempo né spazio bastante da dedicare a loro. TEMA E VARIAZIONI
      LA FORZA DEL DESTINO è opera di Verdi, ma anche di ognuno di noi, che non cantiamo nè suoniamo

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