martedì 29 settembre 2015

la forza del destino ma non l'opera di Verdi l'ecatombe

si' perché siam dovuti andare dalla commercialista perché Risulta che non abbiamo pagato lVA del 2005 UN DISASTRO ma non è possibile e domani sapremo più di 4000 euro
e oggi pomeriggio un disastro!!! mariella fa le pulizie nel salone e già un mese fa i dischi 33 giri abbiam scoperto s'era rotto il ripiano più basso e l'umidità li aveva invasi tutti... e oggi vediamo invece che sta per crollare tutta la libreria sopra che sta di fianco allo specchio a semicerchio (Vero ci ha portato il trapano per fermarla domani), e intanto scompaiono uno dopo l'altro amici e amiche colpiti dalle oscure forze che prevalgono, finora ci eravamo tenuti per mano, cadono come le foglie secche d'autunno e MARLENA, o cara, noi... non serve la colla per incollarli ai fusti degli alberi e delle piante come non serve per le foglie e neppure serve per consolarci e tornare alla vita mettere il disco ossia CD de LA FORZA DEL DESTINO e non serve neppure più ascoltare in silenzio Stride la vampa non ho saputo capire 
e riprende Lisabetta da Messina - ...con molte lagrime della sua lunga dimora si doleva e senza punto rallegrarsi sempre aspettando si stava. Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava e essendosi alla fine piagnendo adormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e co’ panni tutti stracciati e fracidi: e parvele che egli dicesse: “O Lisabetta, tu non mi fai altro che chiamare e della mia lunga dimora t’atristi e me con le tue lagrime fieramente accusi; e per ciò sappi che io non posso più ritornarci, per ciò che l’ultimo dì che tu mi vedesti i tuoi fratelli m’uccisono.” E disegnatole il luogo dove sotterato l’aveano, le disse che più nol chiamasse né l’aspettasse, e disparve. La giovane, destatasi e dando fede alla visione, amaramente pianse. Poi la mattina levata, non avendo ardire di dire alcuna cosa a’ fratelli, propose di volere andare al mostrato luogo e di vedere se ciò fosse vero che nel sonno l’era paruto. E avuta la licenzia d’andare alquanto fuor della terra a diporto, in compagnia d’una che altra volta con loro era stata e tutti i suoi fatti sapeva, quanto più tosto poté là se n’andò; e tolte via foglie secche che nel luogo erano, dove men dura le parve la terra quivi cavò; né ebbe guari cavato, che ella trovò il corpo del suo misero amante in niuna cosa ancora guasto né corrotto: per che manifestamente conobbe essere stata vera la sua visione. Di che più che altra femina dolorosa, conoscendo che quivi non era da piagnere, se avesse potuto volentier tutto il corpo n’avrebbe portato per dargli più convenevole sepoltura; ma veggendo che ciò esser non poteva, con un coltello il meglio che poté gli spiccò dallo ’mbusto la testa, e quella in uno asciugatoio inviluppata, e la terra sopra l’altro corpo gittata, messala in grembo alla fante, senza essere stata da alcun veduta, quindi si dipartì e tornossene a casa sua. Quivi con questa testa nella sua camera rinchiusasi, sopra essa lungamente e amaramente pianse, tanto che tutta con le sue lagrime la lavò, mille basci dandole in ogni parte. Poi prese un grande e un bel testo, di questi ne’ quali si pianta la persa o il basilico, e dentro la vi mise fasciata in un bel drappo; e poi messavi su la terra, su vi piantò parecchi piedi di bellissimo bassilico salernetano, e quegli da niuna altra acqua che o rosata o di fior d’aranci o delle sue lagrime non innaffiava giammai... -  

e riprendo qui, e non è più Boccaccio il Decamerone, son solo io con mie povere cronache e non sono neppure più il mio film del 68-69 e cioè CRONACHE DEL SENTIMENTO E DEL SOGNO...  e cioè... s'era rotto il ripiano più basso e l'umidità li aveva invasi tutti (i 33 giri)... e oggi vediamo invece che sta per crollare tutta la libreria sopra che sta di fianco allo specchio a semicerchio ma in più scopriamo che tutto il piano più sotto anche qui distrutto dall'umidità e in più qui ha completamente bagnato tutti i miei scritti riguardo PICCOLI ORRORI, una ecatombe e anche LEçONS DE TENEBRES e persino le foto e allora ho steso tutti i fogli fuori ma non riuscivo a staccarli e allora mi son messo a filmare la strage ed erano fogli scritti a macchina o a mano!!! Casa dolce casa
e il mio cinema è destinato alla catastrofe...
e questo film girato da SEAN PENN è abbastanza impressionante
e ier sera Mariel ha tolto Peter Sellers e ha messo MASCHERE E PUGNALI del grande Fritz Lang

ed è così, ma la vita è più forte del cinema e d'improvviso irrompe e sconvolge ancora come sempre un altro colpo ancora e si cerca di distogliere orecchi ed occhi ma invano, la vita è più forte del cinema e solo cinque le immagini stavolta e l'inizio è Marlena l'amica che non è più e la fine è Joana ed è notazione pregnante che una volta tanto si attiene a quello che c'è e basta, una volta tanto

Nessun commento:

Posta un commento